Santa Maria d’Itria: tra cultura e tradizione

Ancora oggi nel comune di Portoscuso si venera la Madonna d’Itria come Santa Patrona della città e Santa Patrona dei tonnarotti. Ogni anno la comunità locale rivive la storia e la tradizione legata alla Vergine d’Itria, che si tramanda di generazione in generazione, arricchendo e ravvivando la fede dei credenti.

 

L’approdo della Vergine d’Itria a Portoscuso

Il culto della Madonna d’Itria è legato alla tradizione bizantina, in cui la devozione era rivolta a una iconografia raffigurante la Vergine Maria, dipinta dall’Evangelista Luca.

 

La tradizione popolare fa risalire l’approdo del dipinto della Vergine nella cittadina di Portoscuso, alla prima attività della tonnara. Durante la mattanza i tonnarotti trovarono tra le reti una misteriosa cassa di cedro, al cui interno c’era un quadro raffigurante una Madonna con due moretti ai suoi piedi. Si pensò che questo fosse un segno del cielo e per onorare la Madre di Gesù il proprietario della tonnara, costruì una Chiesa per la Comunità dei pescatori che risiedevano a Portoscuso.

 

Alla Vergine D’Itria è dedicata la Chiesa Parrocchiale di Portoscuso, che è l’unica in tutta la Sardegna.
Oggi la chiesa è il centro dei festeggiamenti in onore della Santa Patrona, che ogni anno si ripetono 52 giorni dopo la Santa Pasqua, quando la città si veste a festa, le barche si addobbano di mille colori festanti e la statua della Santa viene portata in processione.

 

 

I festeggiamenti

Il culmine dei festeggiamenti è il martedì: giorno de sa “Festa Manna”, quando il Simulacro della Vergine d’Itria, addobbato con drappi e composizioni floreali, viene trainato da “Su Ju de is bois” (giogo dei buoi) e condotto fino al porto industriale, dove viene accolto dalle sirene delle navi mercantili. Al Suo arrivo al porto, il Simulacro viene posto a bordo di un grande Peschereccio, che accompagnato da una processione di centinaia di imbarcazioni addobbate a festa e dal Rimorchiatore che omaggia la Vergine con lo spettacolare getto d’acqua degli Idranti, giunge fino al porto turistico. Qui il Simulacro viene accolto dallo scoppio di granate, fumogeni colorati e da una grande folla di fedeli e turisti. Particolarmente suggestivo ed emozionante è il rientro, dopo il tramonto, alla Chiesa Parrocchiale, dove la piazza gremita di fedeli accoglie il Simulacro della Madonna d’Itria e si procede alla tradizionale “Sa Ramadura” (viene steso un tappeto di rose sulla Piazza e sul Sagrato della Chiesa).

 

 

Quest’anno la Festa della Santa Patrona verrà festeggiata il 22 Maggio e come ogni anno sarà un evento imperdibile, ricco di suggestioni ed emozioni! Perché non viverlo insieme a noi?