Il tuo Hotel 4 stelle a due passi dal mare

L’Hotel Lido degli Spagnoli è un 4 stelle a due passi dal mare e dalla spiaggia di Portopaglietto.
Portopaglietto è la bella spiaggia della città di Portoscuso, si tratta di un piccolo arenile caratterizzato da mare cristallino, ambrata sabbia fine e circondato da due scogliere che la riparano nei giorni di maestrale. Al lato della piccola baia si erge la Torre di Portoscuso.

Il Lido degli Spagnoli è facilmente raggiungibile con tutti i mezzi di trasporto e si affaccia di fronte all’isola di San Pietro in posizione strategica rispetto alle principali località e alle più belle attrazioni del Sud della Sardegna.
L’Hotel Lido degli Spagnoli è dotato di tutti i comfort che un hotel 4 stelle deve garantire ai suoi ospiti.
Ha un’ampia e ben attrezzata sala congressi, una elegante piscina, un ristorante con vista sul mare, una meravigliosa spiaggia libera nelle immediate vicinanze e un panoramico centro benessere.

La storia Lido degli Spagnoli

La storia

Geograficamente questa parte di costa si affaccia a tramontana quasi a scrutare, tra la foschia, i litorali dell’Andalusia. La storia di Portopaglietto ha, da sempre, molti lati nascosti ed incerti ma affascinanti come le leggende della sua origine e come gli avvenimenti che, nel 1323 presso Canyelles, segnarono la Storia della Sardegna e della Spagna.

II nome dell’Hotel “Lido degli Spagnoli”, con discrezione ma con simpatica audacia, fa riferimento ad una realtà storica che risale agli inizi del XIV secolo, quando l’Infante Don Alfonso d’Aragona, il 13 giugno 1323, sbarcò “con la sua flotta di 60 galee e ben 500 altre imbarcazioni con 20.000 uomini” nel Golfo di Palmas, con lo scopo di liberare l’isola dall’opprimente presenza pisana. Tutta la flotta si diresse verso la piana di Canyelles per impiantare il proprio campo d’assedio e attaccare la vicina Villa di Chiesa (oggi Iglesias), come riferiscono il Casalis e il Generale La Marmora, dando così inizio all’invasione e alla dominazione spagnola nell’intera Sardegna.
L’arrivo dell’Infante presso Portoscuso risale a qualche settimana prima dell’assedio di Villa di Chiesa, quando “un forte vento di Provenza” si imbatté nello stretto tra l’Isola di San Pietro e la Sardegna. Il mare in tempesta
fece naufragare una galea aragonese nei pressi dell’Isola di San Pietro. In quell’incidente persero la vita il figlio di un cavaliere e sei marinai, lo stesso Don Ramon de Peralta (un Nobilissimo d’Aragona) rischiò di essere risucchiato dal mare in tempesta.

Perché “Lido degli Spagnoli”? Sin dal loro arrivo a Portoscuso, i pescatori aragonesi scoprirono la ricca pesca del tonno nei mari di questo lembo fortunato del Sud Sardegna che, ancora oggi, da Capo Pecora a Porto Paglia e quindi a Capo Altano, accoglie stagionalmente (da metà aprile a metà giugno) l’infittirsi dei branchi dei tonni, generosamente invitanti ed accattivanti, a dare inizio al rito della “mattanza”.

Quindi Portoscuso, detto anticamente “puerto ascondido” cioè “porto nascosto”, offriva facile approdo alle imbarcazioni spagnole che potevano sostare nelle rade, tranquille e sicure, per la lavorazione del pregiato e abbondante pescato, presso il lido di “Su Pranu”. Inoltre, Portoscuso permetteva loro di rifornirsi dell’acqua sorgiva, a pochi passi dalla risacca, e di approvvigionarsi delle derrate alimentari che, con scambi commerciali, offrivano gli abitanti dell’entroterra.